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10 Febbraio 2022

Fondi Azionari - Gennaio 2022

European Equities

Il fondo ha perso terreno nel mese di gennaio, sulla scia del significativo ribasso registrato dalle azioni globali a causa dell'orientamento sempre più restrittivo della Fed.

A livello strategico:

  • Le attese per un'accelerazione delle riaperture hanno spinto una decisa rotazione sulle borse europee dai titoli sanitari a favore di compagnie petrolifere e banche, con ricadute negative sull'allocazione del fondo
  • Le azioni momentum sono state le più penalizzate nella grande rotazione
  • La selezione small cap del portafoglio ha segnato il passo, erodendo in parte il risultato, ma dopo sei mesi di sottoperformance il segmento ha raggiunto livelli di valutazione interessanti.

A livello settoriale:

  • abbiamo aumentato l'esposizione ai Materiali, e più recentemente anche all'Energia, 
  • mentre le banche rimangono nettamente sottopesate;
  • anche il sovrappeso sull'informatica è stato incrementato, poiché la recente correzione del settore ha creato alcune opportunità.

 

Long/Short European Equities

Il fondo ha chiuso gennaio in negativo, penalizzato dalla componente Long, in quanto la correzione dell'azionario globale è stata accompagnata da una marcata rotazione a scapito dei titoli sanitari e informatici, con una vendita indiscriminata delle azioni di questi settori.

A livello strategico:

  • le nostre posizioni Long in attrezzature sanitarie, prodotti farmaceutici e servizi IT hanno fornito l'apporto peggiore
  • il portafoglio Short ha invece favorito la generazione di alfa, poiché le posizioni corte nei settori delle vendite online e delle biotecnologie hanno contribuito ad attenuare il ribasso del fondo
  • le posizioni short nei segmenti small e mid cap sono state le più premianti, grazie all'ottima selezione operata in quest'ambito

A livello settoriale:

  • abbiamo aumentato l'esposizione netta ai titoli industriali ed energetici;
  • le maggiori esposizioni lunghe nette continuano a riguardare informatica e sanità, 
  • mentre abbiamo una posizione corta netta sui beni di prima necessità.

 

Emerging Markets Equities

Il mese scorso il fondo ha perso terreno, sulla scia della correzione azionaria generale in un contesto di aumento dei rendimenti dei Treasury USA e di atteggiamento più restrittivo della Fed.
Il sell-off si è caratterizzato per un'ampia rotazione a scapito di alcuni dei titoli più dinamici del mercato. 

A livello settoriale:

  • le azioni bancarie ed energetiche sono state le più premiate dalla rotazione, e ciò ha inciso negativamente sul fondo a causa del sottopeso su questi settori;
  • la buona selezione dei titoli nel settore dei beni voluttuari in Cina e le posizioni nell'informatica in Corea del Sud hanno fornito i migliori contributi mensili.

A livello geografico:

  • durante il mese abbiamo incrementato le posizioni in Cina, Taiwan e Polonia, 
  • mentre abbiamo ridotto le allocazioni satellite in Australia e Singapore.

Il fondo presenta un livello di valutazione appetibile rispetto all'MSCI EM Index, con un P/E realizzato inferiore a 11x a fronte di un rapporto prezzo/utili di 14x per l'indice.

 

Long/Short Global Equities

Il fondo RAM (Lux) Long/Short Global Equities ha registrato una performance piatta a gennaio, nel contesto di una marcata flessione degli indici azionari globali (MSCI World in calo di oltre il 5%) e di brusche rotazioni a favore di settori come energia, banche e servizi finanziari diversificati, a scapito di posizioni growth molto care nel comparto dell'informatica, specie negli Stati Uniti. 
La causa scatenante è da ricercarsi nell'aumento dei rendimenti statunitensi a lungo termine, nei toni restrittivi della Fed e nelle tensioni geopolitiche. 

Il Fondo ha dato prova di buona tenuta grazie all'efficace diversificazione.

A livello strategico:

  • abbiamo ottenuti buoni risultati nel settore dell'energia;
  • ottimo il contributo giunto dal portafoglio short, con valide selezioni nel settore dei beni voluttuari nel Regno Unito e nel comparto tecnologico negli Stati Uniti.;
  • sul versante long, le componenti più difensive hanno archiviato buone performance, compensando in parte la debolezza delle strategie momentum. 

A livello settoriale:

  • manteniamo una posizione lunga netta su informatica e finanza, 
  • e corta netta su industria e beni voluttuari.

 

North America Equities

Il fondo RAM (Lux) US Sustainable Equities ha registrato una sottoperformance a gennaio, in un contesto di marcata flessione dell'azionario (MSCI USA TRN$ in calo del 5,7%) e di brusche rotazioni a favore di alcuni settori come energia, banche e servizi finanziari, a scapito di posizioni growth costose nel comparto dell'informatica. 
La causa scatenante è da ricercarsi nell'aumento dei rendimenti statunitensi a lungo termine, nei toni restrittivi della Fed e nelle tensioni geopolitiche.

A livello strategico:

  • le strategie sui titoli con buon momentum hanno sottoperformato il benchmark durante il mese, 
  • compensate solo in parte dalla sovraperformance delle componenti difensive;
  • le difficoltà del fondo sono imputabili in gran parte al marcato sottopeso sui titoli dell'energia

A gennaio l'MSCI North Americas ESG Leaders Index ha sottoperformato il benchmark di circa 65 pb.

Stable Climate Global Climate Equities

Il fondo ha perso terreno sulla scia del significativo ribasso registrato dalle azioni globali a causa dell'orientamento sempre più restrittivo della Fed. 
Il sell-off si è caratterizzato per un'ampia rotazione sui mercati, a favore di settori come Energia, Banche e Servizi finanziari, a scapito di costose posizioni growth (IT). 
In tale contesto, le azioni difensive e growth hanno perso terreno, mentre hanno sovraperformato i titoli Value e High Dividend. 

Il fondo RAM (Lux) Stable Climate Global Equities ha perso terreno durante il mese, invertendo l'ottima performance di dicembre. 

A livello settoriale:

  • abbiamo continuato a incrementare l'esposizione ai Materiali e all'Industria, 
  • riducendo quella alla Sanità, all'Informatica e ai Beni Voluttuari. 

A livello geografico:

  • in continuità con dicembre, abbiamo ridotto nuovamente il peso delle società britanniche e 
  • abbiamo potenziato l'esposizione alla Svizzera. 

A livello di sostenibilità:

  • il rischio legato al carbonio a livello di portafoglio rimane estremamente basso, con un'intensità di carbonio di 31,7 tCO2/mln USD di fatturato (il 77% in meno rispetto alle azioni globali). 
  • Il 69% delle posizioni ha un rating MSCI pari ad AA o AAA, il 34% presenta un trend ESG positivo e meno dell'1% è caratterizzato da un trend negativo. 
  • Il risultato è un punteggio di qualità ESG complessivo del portafoglio di 10/10. 
  • Le società a basse emissioni di carbonio e i leader ESG hanno sottoperformato i principali indici di 20 pb e 0,69 pb rispettivamente.

 

Global Sustainable Income

Il fondo ha perso terreno sulla scia del significativo ribasso registrato dalle azioni globali a causa dell'orientamento sempre più restrittivo della Fed. 
Il sell-off si è caratterizzato per un'ampia rotazione sui mercati, a favore di settori come Energia, Banche e Servizi finanziari, a scapito di costose posizioni growth (IT). 
In tale contesto, le azioni difensive e growth hanno perso terreno, mentre hanno sovraperformato i titoli Value e High Dividend. 

In questo contesto, l'Indice MSCI World High Dividend Yield TRN$ ha chiuso il mese in ribasso di appena 70 pb a fronte del calo del 5,27% accusato dal mercato azionario globale (MSCI World). 

A livello strategico:

  • siamo stati penalizzati dai titoli quality e momentum e dalle small e mid cap;
  • inoltre, le società a basse emissioni di carbonio e i leader ESG hanno sottoperformato i principali indici

A livello settoriale:

  • abbiamo ridotto l'esposizione alla Finanza e 
  • incrementato quella ai Beni Voluttuari, che rappresentano adesso il maggior sovrappeso del fondo. 
  • L'esposizione alle large cap è salita dal 63,4% al 65% del fondo. 

A livello di sostenibilità:

  • l'impronta di carbonio del fondo resta contenuta, con un'intensità di carbonio inferiore del 77% rispetto al benchmark (46,8 vs 203,6 tCO2/mln USD di fatturato). 
  • Il fondo ha un rating ESG pari ad AA e un rapporto tra trend ESG positivo e negativo di 39,3%/2,6%.

 

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